“La visione naturale è sempre una sorpresa, un riaprire gli occhi sul mondo. Senza la meraviglia, senza la sorpresa davanti a qualsiasi cosa, c’è solo una duplicazione meccanica del visibile.”
– “Lezioni di fotografia,” di Luigi Ghirri
La prima bottiglia di Le Rane è stata rilasciata sul mercato nel 1999. Come spesso è capitato nel corso della storia della Cantina Luretta, anche questo era un esperimento: Le Rane era una rivisitazione del nostro Boccadirosa, il bianco fermo che già dal 1992 faceva parte della collezione. Volevamo dimostrare che la nostra Malvasia Aromatica di Candia potesse prendere la forma dei vini dolci francesi, rispettandone la tradizione e, magari, mostrando di essere al loro stesso livello.
Con solo 70 grammi di zucchero al litro, il primo Le Rane era un vino dolce che attirava l’attenzione per la sua unicità, ma rimaneva troppo particolare per diventare una presenza fissa della nostra produzione. Rivediamo la composizione nel 2000, questa volta desiderosi di creare una bottiglia sullo stile dei Sauterne francesi, con un buon livello di acidità e un aroma sfaccettato da assaporare anche fuori dal tipico momento del dessert. È un successo, che spiazza chi lo beve per il suo gusto strutturato, all’incrocio tra tradizione territoriale e tributo alla vinificazione d’oltralpe.
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